Saturday, November 27, 2021

What is freedom in a pandemic?

Since Monday, we are again on lockdown. This time, the whole Austria is furious. Vaccinated people are angry with the unvaccinated ones, who let the virus circulate, and with the government, which had promised "freedom and normality" for the vaccinated. Unvaccinated people are angry with the government, which has discriminated and segregated them, even if healthy (and tested). People working in hospitals, especially in the ICUs, are angry with the government, which has not improved their working conditions and has failed to contain the pandemic. Scientists are furious because their call has not been timely heard and it might be already too late.

Theatres, and opera and concert halls are closed again, even the strong 2G+ rule (vaccinated or recovered, + tested) couldn't prevent this decision. Museums are closed. We just had the time to enjoy a couple of fantastic openings. Generic shops, where the 2G rule applied, also cannot stay open. Thousands of employees are sent again in "Kurzarbeit" (with reduced working time and salary) and many others are forced to work from home (whenever possible). Christmas markets had the time to open and welcome some guests, before being closed, perhaps until after Christmas. This is the situation in Austria, but it is not much different in Germany. Virtuous nations, like (surprisingly) Italy and Portugal might reach the same point soon. Another winter closed at home, leaving the tiny flat only to get some food and some work done, seeing friends and family on a screen. In addition, a new mutated version of the virus is circulating, possibly jeopardising the effect of the vaccine. Only two years ago, all this could have seemed the plot of a bad movie.

Honestly, I'm not angry. However, I'm having some hard time trying to understand those, who are demonstrating for their "lost" freedom. Those claiming that the vaccination is a free choice (only if you decide not to get it), who don't realise that their choice can endanger the freedom (and the health) of others. Those, who have no idea what jail is, what does it mean not having the possibility to write and march for an ideal, what confinement is, etc. Basically, people who say "freedom" without knowing the meaning of the word. As scientist, I don't understand people believing in terrorizing news published on secretive website, with no control of the sources, but mistrusting scientific evidence, published on peer-reviewed journals, from independent labs and research centers. Being skeptical and critical is fine, as well as being open to alternative points of view, but why is such a skepticism applied only to science? No surprise, we are in a place full of "Heilpraktikern" (non traditional practitioners). We scientists (also those like me, not working in medicine) are partly guilty, we didn't learn to communicate science in an efficient way. Our language is not understood and, when we try to explain, we are accused of secrecy. 

I feel disappointed and frustrated by the situation. Two years of "half-life" lost and no hopes of a full recovery. We look the others with suspect. We trust none. We underrate our actual freedom, but can we call this "life"? What kind of human being will come out from this experience? Are we going back to the "homo homini lupus" mentality? Oh well, now I'm seriously worried.

Sunday, November 14, 2021

Viaggio in Italia... sin-pandemia

Dopo ben 19 mesi, sono tornata a sud col treno. Non ero mai stata così a lungo lontano dal paese, anche se ad onor del vero ero scesa brevemente a luglio in camper. In questi giorni "giù", oltre ai soliti giri e ad aggiornare i computer dei miei, sono stata al mare, nella mia vecchia università e ad un concerto d'organo. Sono rientrata a Vienna ormai da due settimane, trovandola con contagi crescenti ed alla disperata ricerca di un modo per evitare un nuovo lockdown. Cosa mi ha lasciato questo viaggio in Italia? 

- Viaggi con mezzi pubblici ed atmosfera generale. La gente è stranamente rassegnata ai controlli, alle mascherine (normali) ed al disinfettante, ma praticamente la totalità delle persone si attiene alle regole. Il treno dei pendolari era pieno (non strapieno), ma a differenza di Vienna tutti avevano la mscherina. I mezzi avrebbero entrata ed uscita in porte separate, come nelle stazioni, ma questo non è ancora arrivato, come anche l'appello ripetuto continuamente di favorire la discesa dei passeggeri prima di salire. Certe cose non cambiano! 
Da Porta Portello a Padova.

- Concerto di F. Finotti. L'occasione è stato un evento quasi privato, il 105° compleanno di un suo conoscente. Congratulazioni! Ha sostituito un momento di preghiera nell'istituto in cui si è svolto. Per questo non si trattava di un vero e proprio concerto. La musica di Bach scelta per l'occasione è stata una degna sostituta della preghiera ma anche delle festa. Il maestro si è divertito a giocare tra le tastiere, mostrando la varietà e personalità dei vari registri e la sua invidiabile abilità tecnica, ma ciò che ha reso il concerto eccezionale è stata la sua capacità di "spiegare" i brani senza bisogno di parole, per cui lo struttura dello spartito e la teologia profonda delle composizioni di Bach erano implicitamente evidenti anche per chi non conosce la musica. Se solo in Italia ci fosse la necessaria cultura, soprattutto tra i sacerdoti, per apprezzare e proporre simili occasioni come alternativa ad un rosario magari ripetuto stancamente... 

- Visita all'università. L'occasione era una mostra di meteoriti allestita da colleghi grazie al prestito di un collezionista privato. Mostra carina, fatta bene e con pezzi rari che spesso nemmeno alcuni prestigiosi musei si possono permettere. Ho anche rivisto un dottorando tedesco che era stato a Vienna giusto prima dello scoppio della pandemia e per puro caso ho reincontrato uno dei miei supervisori di dottorato. L'uni italiana si sta lentamente, molto lentamente, internazionalizzando, grazie a giovani professori che sono rientrati dall'estero e che riescono ad attirare ricercatori non solo dai paesi in via di sviluppo. L'eccellenza della ricerca italiana è poco apprezzata, in parte a causa dei noti ostacoli posti dalla burocrazia borbonica, dall'impegno didaddttico per gli italoparlanti, dalla miriade di commissioni pressoché inutili e dalla perenne carenza di fondi. Onestamente, se l'Italia si fosse trovata a questo livello 5-6 anni fa, probabilmente avrei potuto tentare di rientrare. Ora non ci penso proprio. 

Spiaggia di Sottomarina
- Gita al mare/laguna. Era davvero tanto che non vedevo il mare. Non sono un'appassionata dei bagni e dell'arrostimento estivo in spiaggia, ma mi piace camminare lungo la riva. Abbiamo avuto la fortuna di una bella giornata di sole, persino calda per essere novembre. La notte prima c'era stata alta marea (acqua alta nella laguna), per cui la spiaggia era ancora umida e la sabbia compatta, con moltissime cozze ancora col piede ancorato sulla rena. Ho capito gli Austriaci che raggiungono così volentieri le coste (nord)italiane. Ho fatto il pieno di sole in campagna/montagna nei mesi estivi, ma l'odore di acqua salmastra mi mancava. 

Se la situazione non peggiora, cosa che inizio a dubitare dati i numeri quotidiani, quest'anno potrò tornare a trascorrere le festività natalizie con i miei al paese. Purtroppo non si può prevedere quel che accadrà domani. Resta la speranza.