Sunday, November 14, 2021

Viaggio in Italia... sin-pandemia

Dopo ben 19 mesi, sono tornata a sud col treno. Non ero mai stata così a lungo lontano dal paese, anche se ad onor del vero ero scesa brevemente a luglio in camper. In questi giorni "giù", oltre ai soliti giri e ad aggiornare i computer dei miei, sono stata al mare, nella mia vecchia università e ad un concerto d'organo. Sono rientrata a Vienna ormai da due settimane, trovandola con contagi crescenti ed alla disperata ricerca di un modo per evitare un nuovo lockdown. Cosa mi ha lasciato questo viaggio in Italia? 

- Viaggi con mezzi pubblici ed atmosfera generale. La gente è stranamente rassegnata ai controlli, alle mascherine (normali) ed al disinfettante, ma praticamente la totalità delle persone si attiene alle regole. Il treno dei pendolari era pieno (non strapieno), ma a differenza di Vienna tutti avevano la mscherina. I mezzi avrebbero entrata ed uscita in porte separate, come nelle stazioni, ma questo non è ancora arrivato, come anche l'appello ripetuto continuamente di favorire la discesa dei passeggeri prima di salire. Certe cose non cambiano! 
Da Porta Portello a Padova.

- Concerto di F. Finotti. L'occasione è stato un evento quasi privato, il 105° compleanno di un suo conoscente. Congratulazioni! Ha sostituito un momento di preghiera nell'istituto in cui si è svolto. Per questo non si trattava di un vero e proprio concerto. La musica di Bach scelta per l'occasione è stata una degna sostituta della preghiera ma anche delle festa. Il maestro si è divertito a giocare tra le tastiere, mostrando la varietà e personalità dei vari registri e la sua invidiabile abilità tecnica, ma ciò che ha reso il concerto eccezionale è stata la sua capacità di "spiegare" i brani senza bisogno di parole, per cui lo struttura dello spartito e la teologia profonda delle composizioni di Bach erano implicitamente evidenti anche per chi non conosce la musica. Se solo in Italia ci fosse la necessaria cultura, soprattutto tra i sacerdoti, per apprezzare e proporre simili occasioni come alternativa ad un rosario magari ripetuto stancamente... 

- Visita all'università. L'occasione era una mostra di meteoriti allestita da colleghi grazie al prestito di un collezionista privato. Mostra carina, fatta bene e con pezzi rari che spesso nemmeno alcuni prestigiosi musei si possono permettere. Ho anche rivisto un dottorando tedesco che era stato a Vienna giusto prima dello scoppio della pandemia e per puro caso ho reincontrato uno dei miei supervisori di dottorato. L'uni italiana si sta lentamente, molto lentamente, internazionalizzando, grazie a giovani professori che sono rientrati dall'estero e che riescono ad attirare ricercatori non solo dai paesi in via di sviluppo. L'eccellenza della ricerca italiana è poco apprezzata, in parte a causa dei noti ostacoli posti dalla burocrazia borbonica, dall'impegno didaddttico per gli italoparlanti, dalla miriade di commissioni pressoché inutili e dalla perenne carenza di fondi. Onestamente, se l'Italia si fosse trovata a questo livello 5-6 anni fa, probabilmente avrei potuto tentare di rientrare. Ora non ci penso proprio. 

Spiaggia di Sottomarina
- Gita al mare/laguna. Era davvero tanto che non vedevo il mare. Non sono un'appassionata dei bagni e dell'arrostimento estivo in spiaggia, ma mi piace camminare lungo la riva. Abbiamo avuto la fortuna di una bella giornata di sole, persino calda per essere novembre. La notte prima c'era stata alta marea (acqua alta nella laguna), per cui la spiaggia era ancora umida e la sabbia compatta, con moltissime cozze ancora col piede ancorato sulla rena. Ho capito gli Austriaci che raggiungono così volentieri le coste (nord)italiane. Ho fatto il pieno di sole in campagna/montagna nei mesi estivi, ma l'odore di acqua salmastra mi mancava. 

Se la situazione non peggiora, cosa che inizio a dubitare dati i numeri quotidiani, quest'anno potrò tornare a trascorrere le festività natalizie con i miei al paese. Purtroppo non si può prevedere quel che accadrà domani. Resta la speranza.

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