Il silenzio questa volta si è prolungato parecchio, più di un mese. Non avevo nulla da raccontare? Forse nulla di significativo che meritasse un posto in questo blog, normale amministrazione, oppure altri eventi che non mi andava di raccontare qui. Allora, perché scrivo ora? Effettivamente non ho nulla di particolare da raccontare - aspettate una quindicina di giorni per la relazione di un concerto e poi dicembre per il resoconto del primo viaggio oltre oceano - ma sentivo il bisogno di non lasciare troppo vuoto tra un post e l’altro. Per similitudine con il post di metà estate, questo sarà il post di metà autunno, dominato da un fastidioso raffreddore!
La stagione è partita piuttosto freddina e bruscamente, di qui il raffreddore... ma soprattutto causato dall’affollamento sui treni dei pendolari! In montagna è già caduta la prima neve e qui a Padova abbiamo sperimentato settimane di pioggia, grazie al Cielo non continua, altrimenti saremmo andati tutti sott’acqua! Divertente è stata la notizia, poi smentita in via non ufficiale, comparsa sul Gazzettino che dava il nostro Vescovo bello che declassato e trasferito a Treviso. L’euforia è esplosa negli ambienti musicali, sperando in un cambiamento ed in un maggiore rigore, ma probabilmente si è trattato di voci di corridoio mal interpretate o di provocatoria fantasia di qualche giornalista.
Una polemica che ha impegnato per giorni i quotidiani ed i telegiornali è stata la questione Crocefisso sì o no nelle scuole e negli edifici pubblici. Come non esprimere anche la mia opinione a riguardo. Premetto che, secondo me, i Crocefissi, come tutti i simboli religiosi, dovrebbero stare nei luoghi di culto e non negli edifici pubblici, sul petto dei religiosi, specialmente se in abiti “civili” e non nelle scollature plasticose della soubrette di turno e che il vero Crocefisso con il suo significato sia da portare nel cuore, comportandosi da veri cristiani, piuttosto che esibirlo come un baluardo delle tradizioni. Ora la questione è tornata alla ribalta perché la Corte Europea per i Diritti dell’Uomo si è pronunciata a riguardo, interrogata da dei genitori atei che sentivano lesi i diritti dei loro figli ad essere educati serenamente alla “fede” dei propri genitori a causa di un pezzo di legno appeso in classe e che per qualcuno rappresentava qualcosa di più. Mi domando, occorreva ricorrere alla Corte Europea? Diritti lesi? Allora un cittadino straniero dovrebbe chiedere di togliere la cartina d’Italia perché lede i suoi diritti di studiare la geografia del proprio paese? In molti paesi europei, Italia compresa, i diritti dell’uomo vengono calpestati in modi anche più subdoli, negli ospedali, nelle carceri, nei tribunali, ma anche sul posto di lavoro... e la corte europea ha impiegato 6 anni per decidere di un Crocefisso???
Altro argomento scottante è l’influenza suina, tra allarmismi e rassicurazioni, vaccinazioni raccomandate e rifiutate. La vita è talmente delicata che basta un niente per interrompere il suo corso o per rovinarla per l’intera durata... e ci angosciamo per un’influenza. Se è scoccata la nostra ora non ci saranno mascherine e vaccini che tengano, intanto però hanno trovato come fare notizia di raffreddori, tosse, febbre e mal di gola. Le altre notizie sono passate in secondo piano, non “fanno più notizia”... alla prossima occasione, che sia un terremoto, un’alluvione, uno stupro od un pestaggio... ma questa sarebbe un’altra polemica...