Tuesday, October 31, 2017

Lutero e la Riforma musicale

Ci siamo. La Riforma di Lutero festeggia 500 anni di vita ricordando la leggendaria affissione delle 95 tesi da parte di un monaco tedesco rivoluzionario alla porta chiesa di Wittenberg. Per "festeggiare" con i cugini luterani, non desidero entrare nei particolari teologici e storici che hanno visto Martin Luther dare vita suo malgrado ad una rottura all'interno della Chiesa, che a distanza di tempo si sta forse facendo sempre meno evidente, ma riportare un'analisi dell'importanza di Lutero nella storia della musica, non solo liturgica. Da organista mi sono imbattuta più volte nel repertorio luterano, sia nella chiesa di lingua tedesca cattolica, sia nei conservatori italiani, ove almeno il 75% del repertorio imposto per la classe di organo è di provenienza tedesco-luterana (Buxtehude, Bach, Mendelssohn, Brahms, Reger, etc.). Un mese fa a Vienna si è anticipata la ricorrenza con un'enorme festa in piazza, davanti al municipio, in cui non c'è stato spazio per il proselitismo ma si è cantato assieme e si è ascoltato pure un organo... da viaggio, montato su un camion. Dobbiamo ringraziare di questo un tedesco.

Quanto segue deriva da una traduzione ed un sunto di quanto letto qui e qui.
da qui
Martin Luther ha sempre amato la musica, tanto da considerarla al pari della teologia come scelta di vita. Si narra che il martirio di un suo seguace ucciso per la fede gli abbia ispirato il canto "Nun freut euch liebe Christen g'mein", che probabilmente gli organisti conoscono nella versione di Bach e di Pachelbel. Tale canto, che doveva dare coraggio ai perseguitati, ebbe immediatamente larga diffusione, facendo conoscere oltre confini il neonato movimento di protesta. Oltre a tradurre il Nuovo Testamento, Lutero adattò parecchi inni della tradizione gregoriana, riadattando le melodie originali e traducendo in tedesco i testi. Alcuni di questi riarrangiamenti figurano tutt'oggi nel libro dei canti della Chiesa Cattolica di lingua tedesca. Per i testi di nuovi canti s'ispirò ai Salmi ed a tesi fondanti della nuova confessione, mentre per le melodie utilizzò modificandole anche canti popolari, alcuni da taverna (come per esempio "Vom Himmel hoch, da komm ich her", non solo presente nel libro dei canti cattolico, ma noto pure nella versione italiana "Dal Cielo vengo a voi quaggiù"), persino dalla tradizione italiana ("In dir ist Freude" era originariamente una musica da ballo nostrana)
Ein feste Burg, l'inno della Riforma
Il vantaggio di questa operazione era nel portare in chiesa melodie "orecchiabili", in qualche modo note, facili da imparare, tanto da diventare Ohrwurm (come tradurlo? Quel motivo che ti resta in testa e non va più via), senza richiedere la conoscenza della musica. A dire il vero, Lutero non aveva pensato questi canti per la liturgia, bensì per il popolo, per il canto in casa o in gruppo. Il canto assieme unisce, sia in chiesa o allo stadio, sia durante una rivoluzione (si pensi alla funzione della Marsigliese o dell'Internazionale). Per la liturgia vera e propria compose una messa in tedesco, traducendo i testi dal latino. Ancora oggi, in qualsiasi chiesa cattolica di lingua tedesca si può udire "Allein Gott in der Höh" al posto del Gloria.  Tramite il canto, Lutero ha reso la gente partecipe al servizio liturgico, che prima era riservato alla schola ed al celebrante. Infine, come disse un sacerdote tedesco musicista che tenne un corso a Bxl sul nuovo libro dei canti della chiesa cattolica di lingua tedesca: "Se non fosse stato per Lutero, ora saremmo come voi (Italiani) o come i francesi, senza un repertorio musicale liturgico decente".

E che c'entra tutto ciò con la geologia? Domanda lecita, visto che il blog si occupa di entrambe le passioni della mia vita. C'entra molto, perché tra i miei colleghi austro-tedeschi gli unici credenti e non atei sono luterani, perché in escursioni o nelle occasioni di festa si cantano canoni che hanno imparato della tradizione tedesca e quindi luterana e perché qualsiasi mio lavoro all'università è sempre stato accompagnato dalla passioni e cantate di Bach come sottofondo.