Sfogliando il sito Deutsche Welle (che consiglio per imparare e familiarizzare con la lingua tedesca), sono incappata nella rubrica "Meet the Germans" ed in una curiosa lista di 10 oggetti che si trovano in (quasi) tutte le case tedesche (ecco il link).
1. Pantofole. Anche per gli ospiti. In ogni caso, nelle case tedesche (ed austriache) non si entra con le scarpe. Sia per non strisciare il pavimento in legno, sia per motivi igienici. Ovviamente ne sono fornita pure io e quando vado in casa altrui me ne porto dietro un paio.
2. Bicchierino portauovo. L'ovetto a colazione è un classico in Germania, ma non per me.
3. Bottiglie con cauzione. In Germania c'è un Pfand anche per quelle di plastica. In Austria solo per alcune di vetro, nemmeno tutte. Esiste però la raccolta differenziata ed in casa mia lattina, bottiglie di plastica e contenitori di vetro sono rigorosamente separati in attesa di essere gettati nei rispettivi raccoglitori.
4. Strofinacci da cucina. Anche se tra me ed i tedeschi c'è una polemica annosa su come si lavino i piatti (i tedeschi in genere non risciacquano), gli strofinacci non possono mancare, sia per asciugare, sia come presine d'emergenza.
5. Prodotti specifici per la pulizia. Distinti per scopo. Ahimè, sorgente di plastica da smaltire. È pure vero che probabilmente un prodotto come aceto o alcool o candeggina diluita dovrebbe bastare per tutto, ma forse per il basso costo dei prodotti specifici per il bagno, per le finestre, per i mobili di legno, per il pavimento, etc., per tacere di quelli per il lavaggio di capi d'abbigliamento e la cura personale, ne sono fornita anch'io.
6. Spazzolone del WC. Mai senza! Prima cosa che metto in una casa nuova. Da usarsi ogni giorno per tenere più pulito il gabinetto e per evitare imbarazzanti momenti con gli ospiti inattesi che chiedono di usare il bagno.
7. Libreria. E dove metterei altrimenti la collezione di libri, dalla narrativa alle raccolte di ricette? Nonostante mi sia convertita al Kindle per i viaggi e nonostante abbia lasciato il 99% dei miei libri dai miei, continuo a comprare tascabili e testi storici. Inoltre, la libreria si presta a molteplici usi.
8. Cartelle portadocumenti con l'amministrazione della casa, contratti, pagamenti vari. Tutto organizzato per categoria. Altrimenti sarebbe il caos. Ho comprato la foratrice apposta!
9. Persiane o almeno tende. Purtroppo in Austria le tapparelle non sono molto diffuse, ma le tende sono tra le prime cose immancabili quando entro in un nuovo appartamento. Detesto sentirmi in piazza. Finché le tende definitive non sono pronte, provvedo con soluzioni temporanee di carta o con foulard.
10. Coperte separate per letti matrimoniali (anche i materassi sono distinti). Il problema per me non si pone, ho un letto singolo. Sono comunque una convinta sostenitrice dei materassi e dei piumoni distinti. Il buon riposo è importante.
A questo punto mi domando se la mia famiglia si sia a tal punto "germanicizzata" da aver inconsciamente adottato usi e costumi del paese ospite o se questa lista rappresenti una cultura media europea per preparare gli extra-europei alle tradizioni locali. Forse entrambe sono vere, almeno in parte. In Italia in genere non ci si toglie le scarpe quando si va a visitare qualcuno, i letti matrimoniali hanno materasso unico, così come lenzuola e coperte, e raramente si tengono i documenti organizzati in raccoglitori come in un ufficio contabile. In Belgio, all'uni e nei bagni pubblici o nei locali non c'era lo spazzolone e se era presente non era usato. Mancanza che mi è pesata anche negli USA, ove gli alberghi ne sono privi, forse confidando che il sciacquone rimuova tutto. Anche la questione privacy e quindi l'uso delle tende è differente in Belgio rispetto ai paesi di lingua tedesca. A Bxl la sera si poteva "spiare" la vita privata dei vicini come da numerosi schermi.
La lista mi ha dato da riflettere anche su un altro fronte. Quali oggetti caratterizzano una casa italiana? Cercando di andare con i ricordi all'infanzia, tra case di compagni di scuola e di parenti, non essendo chiaramente la mia rappresentativa, cosa trovavo ovunque? Cosa ha sorpreso le colleghe tedesche ed austriache nell'andare per pensioni ed appartamenti durante l'escursione in Sicilia? Ecco la mia personale lista, dimezzata rispetto quella tedesca:
1. Il bidet. Lo so, è scontato, ma ormai è diventato un marchio di fabbrica d'italianità. L'argomento di discussione di tutti i connazionali all'estero. Anche se sinceramente non ne sento poi tanto la mancanza.
2. La moka o caffettiera. Alla sottoscritta dovrebbero togliere la cittadinanza per come mi faccio il caffè. Eppure ho ceduto alla moka per non deludere gli ospiti.
3. La tovaglia a tavola. Sinceramente non la uso, ma non ricordo una sola volta in cui non ci fosse nelle case italiana quando ero invitata per un pasto, anche se si prendevano le pizze per asporto. Inoltre in tutte le case c'è una tavola da pranzo estensibile. In Austria spesso la tavola in cucina manca del tutto o è limitata ad un tavolino per due. Non sono previste pranzi e cene con compagnie numerose.
4. Lo stendino. Onnipresente sullo sfondo pure delle chiacchierate skype con amici e colleghi. Chi può, stende fuori. Le lenzuola appese tra una casa e l'altra rappresentano un altro cliché italiano, da nord a sud (nella foto Venezia).
5. La cristalliera, ossia un mobile solo per i servizi di piatti e bicchieri. Cosa di cui io sono sprovvista, avendo a malapena tre piatti di ogni tipo e bicchieri singoli. Quando invitavo parecchi amici a cena, chiedevo loro di portare piatti e posate o usavo servizi di carta. A mia difesa, posso dire di dover traslocare ogni 2-3 anni e piatti e bicchieri sono pesanti e delicati. All'ultimo trasloco ho rotto tre bicchieri, nonostante le attenzioni del caso. Confido in futuro di avere una casa mia ove invecchiare e quindi di poterla fornire di tutte le caratteristiche delle case tedesche ed italiane.