Sabato Santo l'attesa è terminata e con un simpatico aereo ad elica finalmente sono tornata al mio paesino ai piedi dei Colli Euganei. Sin da subito i miei mi hanno accolto festevolemente! Sin da subito ho iniziato la dieta ad ingrasso... ma tra che effettivamente in questo mese ero dimagrita, tra che è impossibile dire di no alla fantastica cucina della mamma ed al vino di casa... Quanto mi sono mancati pizza e pane fatti in casa, dolci (crostata di frutta, cassatelle siciliane, pane dolce con l'uovo per Pasqua), verdure cotte, minestroni veri, pesce fresco e via dicendo.
Il giorno di Pasqua, per fortuna, il mio parroco non aveva cori che gli accompagnassero la messa serale, così mi sono sfogata, portando una ventata di "viennesità" nella sonnacchiosa Montegrotto: canti presi con tempi allegri (è Pasqua!!! la Quaresima è terminata, almeno liturgicamente), registri squillanti, trilli, ance etc. Senza dimenticare la tradizione, introducendo, almeno come melodia, la sequanze del Victime Paschali, che purtroppo non viene più cantata da noi, ma nella trasformazione "luterana" (Christ lag in Todesbanden). Messa solenne, con cantore e ben 3 sacerdoti. Lusso pasquale!
Il resto della settimana è volato nelle faccende di "casa", non pulizie o simili, ma sistemazione del pc dei miei, recupero pratica al pianoforte ed all'organo, preparare il cambio di stagione con i bagagli, cercare le cose che mancavano, andare a trovare per salutare gli amici ed i colleghi, etc. La prima "delusione" (o meglio, disillusione) italiana mi è arrivata dalle Ferrovie: il treno che avevo programmato di prendere per andare a Padova è stato soppresso! Per fortuna nel frattempo avevo deciso di prendere il treno prima...
La seconda "delusione" è stata maggiore, perché il personale di terra dell'aeroporto di Venezia ha deciso di scioperare, probabilmente a ragione ma proprio quando pensavo di tornare a Vienna. Per puro caso ho sentito la notizia dello sciopero dal Tg regionale, ma non ve n'era traccia su internet. Sciopero poi confermato da una telefonata all'aeroporto. Che fare? Telefonata ed e-mail alla compagnia aerea (la seria Austrian Airlines) hanno risolto il problema: volo prenotato cancellato ma possibilità di viaggiare con il volo precendente o posteriore. Ho preferito il precedente per non perdere la giornata lavorativa a Vienna, anche se questo ha comportato la sveglia alle 4 di mattina di tutta la famiglia perché... non c'erano mezzi (treno e/o bus) per raggiungere in tempo l'aeroporto.
Dopo la sorpresa di incontrare sull'aereo un mio ex-insegnante di solfeggio e carismatico direttore di coro, l'accoglienza a Vienna è stata solare, in tutti i sensi. Bel tempo, valigia consegnata in meno di 5 minuti, treno dopo circa un quarto d'ora, coincidenza perfetta con la metro ed all'università una collega ha voluto festeggiare il mio compleanno con un'energetica torta al cioccolato! Dopo una giornata lunga ed intensa le ultime provviste dall'Italia, inaffiate dall'ultimo vino dei colli, e l'aggiornamento al blog sono una degna conclusione. L'Italia in questa breve visita si è confermata quella degli stereotipi, ahimè: ottima cucina ma servizi carenti. Qui mancano gli affetti, l'allarme antincendio della residenza è troppo sensibile, la burocrazia è tremenda, non mancano i difetti, ma l'efficienza è un punto a vantaggio degli austriaci.
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