Nella mia modesta esperienza ho avuto modo di conoscere l'Austria, principalmente Vienna (che è diversa dal resto del paese) e la Germania, soprattutto la Baviera (alquanto differente dagli altri Länder), ma posso dire di aver girato le due nazioni in lungo ed in largo, sperimentando le diverse tradizioni linguistiche, culinarie e culturali. Ciononostante l'italiano medio tende a considerare tutti i crucco-parlanti come un popolo, generalmente associandoli all'idea folkloristica dei bavaresi. Errore che fece pure un piccolo austriaco quasi un secolo fa. Ecco quindi, a chiarimento per i connazionali, 6 differenze e 4 cose in comune che ho riscontrato tra austriaci (viennesi) e tedeschi.
1. Lingua: non esiste un unico tedesco. Il tedesco austriaco per certi versi conserva parole del tedesco delle origini e per altre è contaminato dalle lingue dei paesi “colonizzati” dall’impero, con termini ungheresi, cechi, italiani, etc. Inoltre l’accento cambia completamente, ma questo già all’interno dell’Austria. Infine persino il genere delle parole, specialmente quelle di origine straniera, può cambiare varcando il confine (es. die oder das E-Mail), cosa che genera ancora più confusione. Ogni giorno imparo nuove parole austriache, incomprensibili per la maggior parte dei tedeschi. Di ogni parola devo memorizzare due versioni, l'austriaca e la tedesca ufficiale. Attenzione, ci sono delle differenze notevoli anche all'interno della Germania, anche radicate, come la parola usata per definire il sabato, Samstag per il sud, Sonnabend per il nord-est.
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2. Socievolezza. I tedeschi di Germania, nonostante l’apparente freddezza, sono più propensi a scambiare due parole sul treno o sull’aereo o in altre situazioni. Non parlo solo di Bavaresi e Sassoni, notoriamente amichevoli, tanto da salutare gli sconosciuti sui sentieri e da dividere le tavolate nei ristoranti. Gli austriaci ed in particolar modo i viennesi restano muti come pesci anche nella sala d’aspetto del dottore. Sul treno per ore seduti uno accanto all’altro non vanno oltre il buongiorno e buon viaggio, in caso eccezionale -è ancora libero questo posto?- o -posso aprire l’oscurante?-. I viennesi sono tendenzialmente ancora più scorbutici e snob. Le cose migliorano avvicinandosi al confine con la Baviera o con l'Italia.
3. Appuntamenti. Il tedesco medio programma la sua vita con largo anticipo, eppure accetta pure inviti all'ultimo momento se libero ed interessato. L’austriaco no. Soprattutto il viennese. Ogni cosa, persino un pranzo, va deciso mesi prima. Per parlare con una collega devo prendere appuntamento. Non perché sia particolarmente impegnata, ma perché una visita a sorpresa interromperebbe la sua routine.
4. Storia e mentalità. Mentre i tedeschi sentono il peso degli ultimi 70 anni di storia, gli austriaci si sentono delle vittime ed hanno volutamente dimenticato tutto ciò accaduto dopo il 1916, ossia dopo la morte del loro imperatore “eterno” (come lo hanno definito) Franz Joseph, detto familiarmente da noi del Nord-Est “Cecco-Beppe”. Gli austriaci credono di aver vinto la I guerra mondiale e che Grado e Trieste facciano ancora parte dell’impero. Lo dicono ridendo… ma in fondo in fondo lo pensano veramente. Di conseguenza un tedesco non scherza sul passato recente del proprio paese, mentre un austriaco si vanta del proprio senso dell’humour e delle glorie imperiali.
5. Gusto nell’abbigliamento. Le ragazze austriache sono in genere vestite in modo più classico, anche per andare a lezione all’università, facendole sembrare assai più vecchie della loro età reale, mentre le coetanee tedesche si vestono casual indipendentemente dall’età e talvolta anche dal lavoro. Pure i ragazzi austriaci sono in genere più classici. Senza contare che si trovano ragazzini poco più che ventenni in banca, ovviamente vestiti di tutto punto.
6. Caffè e tè. Entrambi hanno la tradizione di “Tee/Kaffee und Kuchen”… però mentre i tedeschi offrono una vasta selezione di tisane ed infusi e solo un tipo di caffè piuttosto diluito, gli austriaci hanno la cultura del caffè e delle sue infinite varianti ma tipicamente solo tè nero o verde. Pure sui dolci ci sono delle differenze. I tedeschi hanno meno varietà di torte, spesso con la frutta e casalinghe, anche nei panifici, mentre gli austriaci hanno pagine e pagine di dolci di vari tipi, preferendo però le cose elaborate di alta pasticceria.
1. Non cucinare. In genere fanno un pasto caldo al giorno. Le cucine nelle case sono di conseguenza ridotte all’osso ed i supermercati sono strapieni di cose già pronte.
2. L’amore per la burocrazia ed il rispetto delle regole. Ci sono cose che non si fanno perché non si fanno, punto. Non ci si domanda se una legge sia giusta o meno, è legge. Gli austriaci, poi, amano la burocrazia asburgica, mentre i tedeschi adorano avere copie cartacee di qualsiasi formulario.
3. Turismo. In entrambe le nazioni qualsiasi pozzanghera diventa un prestigioso lago meta di villeggiatura. Due rovine fanno aprire un museo dedicato.
4. Orari di lavoro. Non si portano il lavoro a casa. Una cosa dev’essere terminata, ma appena varcata la porta dell’ufficio non si controlla più nemmeno la posta elettronica del lavoro. Nei negozi iniziano a spingere la gente fuori 15 minuti prima dell’orario di chiusura e non esiste che si ritardi la chiusure per accontentare l’ultimo cliente. Nei ristoranti la cucina chiude in genere verso le 22, dopodiché non è possibile avere nemmeno un tè caldo o un dessert dal frigo.
Avvertimento! Nonostante i tedeschi emigrino in massa in Austria, non sono molto amati dagli austriaci. Pensateci bene prima di dare del tedesco ad un austriaco! Viceversa, i tedeschi considerano gli austriaci corrotti quasi come noi italiani, quindi attenzione pure a dare dell'austriaco ad un tedesco! Per sperimentare l'ebbrezza della reazione, provate a dire "napoletano" ad un veneto o "milanese" ad un siciliano.
Avvertimento! Nonostante i tedeschi emigrino in massa in Austria, non sono molto amati dagli austriaci. Pensateci bene prima di dare del tedesco ad un austriaco! Viceversa, i tedeschi considerano gli austriaci corrotti quasi come noi italiani, quindi attenzione pure a dare dell'austriaco ad un tedesco! Per sperimentare l'ebbrezza della reazione, provate a dire "napoletano" ad un veneto o "milanese" ad un siciliano.
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