La notizia che la stagione 12 sarà l'ultima è di questi giorni, con l'11a appena terminata. Per me si tratta quasi di una scoperta recente, perché solo grazie a Netflix mi sono vista le prime 10 stagioni di The Big Bang Theory, ovviamente in lingua originale. È un bel ritratto del mondo della ricerca, nonostante con gli anni la serie sia degenerata rispetto l'ispirazione iniziale, come succede spesso, pur mantenendo una buona dose d'ironia e di plausibilità. Non commento la scarsa considerazione per la geologia e le continue prese in giro della biologia e dell'ingegneria, considerate tutte materie inferiori rispetto alla fisica teorica, perché simili antipatie tra discipline sono tipiche (note le battaglie a colpi di barzellette tra geologi ed ingegnerei). Mi vorrei soffermare, piuttosto, sugli aspetti reali della vita dei ricercatori evidenziati nel telefilm e confermati dalla mia ormai più che decennale esperienza nell'ambiente:
Dal sito ufficiale del canale televisivo |
- Molti scienziati hanno avuto difficoltà nell'infanzia e nell'adolescenza ad integrarsi con i coetanei. Avere una maturità intellettuale superiore agli altri unitamente ad una maturità sociale nettamente inferiore agli altri non porta a buoni rapporti con i compagni di classe.
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Avendo avuto pochi amici nell'adolescenza, gli scienziati
adulti spesso preferiscono uscire in gruppi di colleghi. Si trovano a
disagio con persone di altra preparazione culturale e questi con loro.
- Ci sono poche donne nella ricerca scientifica, specialmente in campi come fisica, matematica, geologia ed astronomia. Le ricercatrici hanno in genere poca fiducia in se stesse, sono considerate inferiori dai colleghi maschi e di conseguenza tendono ad adottare atteggiamenti "maschili" per essere accettate, o almeno a non curare in modo particolare la propria femminilità. Le poche che si truccano, non hanno un capello fuori posto e si vestono alla moda, nonostante i sudati successi, vengono sospettate di aver fatto carriera tramite favori particolari sia dai colleghi maschi (rifiutati o frustrati perché superati) e sia dalle colleghe femmine.
- Gli scienziati stranieri finiscono per restare più soli dei colleghi locali ed escono con altri emigrati, con connazionali o con colleghi poco accettati pur nell'ambiente di lavoro.
- La competizione per accedere a fondi di ricerca è terribile, sempre sognando il posto a tempo indeterminato che garantisca la stabilità economica e la libertà della ricerca, senza la pressione di pubblicare ad ogni costo. E così si diventa quarantenni senza una casa, una famiglia, un'auto, etc.
- L'avere conseguito un dottorato rende talvolta gli scienziati "snob", pronti a rinfacciarlo alla prima occasione, specialmente verso gli ex-compagni di scuola che deridevano le loro limitate prestazioni sportive. In Italia, la maggior parte della popolazione non ha idea di cosa sia, ma in Austria è considerato quasi quanto un titolo nobiliare e suscita rispetto ed ammirazione tra chi non ce l'ha. Quando è la donna ad avere il dottorato e non l'uomo in una coppia, questo rischia di soffrire di complessi d'inferiorità.
- Una conseguenza delle difficoltà nelle relazioni sociali con i coetanei è l'abbondanza di single ed il fatto che gli scienziati o si sposano tra colleghi o con amici di amici o con persone conosciute online. Per fare un esempio, dei quattro amici di Big Bang Theory, uno si sposa con la vicina, uno con una ricercatrice in un incontro "combinato" e gli altri due hanno storie con ragazze abbinate da siti d'incontri. Tra le mie conoscenze, chi ha un compagno/a o è un collega incontrato magari ad un convegno o è stato "trovato" tramite un'app sullo smartphone. Altra conseguenza, si fanno figli tardi, sopra i 30 anni, possibilmente quando almeno uno dei due ha un posto più o meno stabile.
L'istituto in cui lavoro. |
La serie è molto seguita anche da non-scienziati. Oltre gli aspetti già elencati, altre caratteristiche dei ricercatori viste nella serie e vissute nel quotidiano sono: lavorare da casa (ossia scrivere articoli nel weekend, pure in vacanza), preparare lezioni universitarie incomprensibili dagli studenti alle prime armi, dividere la stanza d'albergo con colleghi quando si va ai convegni, andare a conferenze più per politica che per scienza, litigare per gli uffici, avere passioni "strane" oltre alla materia di studio (lavorare a maglia, suonare strumenti musicali, collezionare modellini di treni o oggetti poco comuni, seguire cinema muto o autori particolari, leggere i romanzi prima di vedere i film tratti dai primi, etc.) e sapere un po' di tutto e mostrarlo alla prima occasione. Come si vede nella serie, gli scienziati, però, alla fine sono persone, come gli altri.