Nell'ultima settimana due episodi mi hanno prepotentemente fatto tornare indietro nel tempo, uno per il passato musicale, uno geologico. Studio freudiano su se stessi, cos'altro poteva essere altrimenti, vivendo nella patria della psicanalisi!
Nel primo caso, l'elemento scatenante è stato un brano sentito ad un concerto: Tema e Variazioni di M.E. Bossi. Mi sono tornate in mente le giornate in conservatorio a Padova, quando i miei compagni studiavano quel pezzo per il diploma (non lo risentivo da allora) ed io giravo loro le pagine. Mi è tornato in mente il mio vecchio insegnante da quale sono praticamente scappate. L'odore ed il rumore familiare dei banchi di registri del Mascioni dell'auditorium. Il pistone del Tutti finale, che anche qui a Vienna è rimasto attivato all'inizio del brano successivo. Il tutto mentre giravo le pagine ad un organista vicentino che accompagnava un coro veronese... ma in una chiesa luterana viennese! Il coro ha eseguito qualche brano di quelli che anche col Mortalisatis avevamo in repertorio ed uno in particolare con l'organo che eseguimmo assieme in uno degli ultimi concerti cui partecipai.
Nel secondo caso, un pezzo importante del dipartimento di Geoscienze di Padova è venuto a Vienna. Il mio prof., relatore di tesi e supervisore di dottorato, è qui ospite per quasi 3 mesi. Inoltre la settimana prossima arriveranno un mio ex-compagno di studi con la sua morosa, mia compagna di ufficio durante il dottorato, per una collaborazione. Che strano, anche in questo caso, trovarsi in situazioni familiari, parlare la propria lingua, ma in un ambiente esterno mai immaginato. E la cosa ancor più strana è trovare normale l'intera faccenda!
Non è la stessa cosa che ritrovarsi ad un convegno, nel caso dei geologi, o ad un corso o concorso, nel caso musicale. Un pezzo importante della mia vita precedente alla svolta epocale dell'emigrazione in Austria è venuto a farmi visita. Come se stessi vivendo la prima parte del Racconto di Natale di Dickens. Il tutto visto con gli occhi di oggi. Le persone cambiano, io stessa sono cambiata, anche se solo in 8 mesi (nel caso del conservatorio... almeno 5 anni), e tutto è diverso, per questo non c'è stata la sensazione di deja-vu. Tra 10 giorni sarò io a tornare a Padova per un convegno... vedremo se si ripeterà la sensazione ma invertita.
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