La recente scomparsa di Steve Jobs mi ha fatto ricordare la mia storia con il computer. E che c'entra col blog? C'entra. Se non avessi superato l'odio iniziale non avrei un blog, innanzitutto. Poi, gran parte del mio lavoro si svolge proprio grazie a questa tecnologia da cui ormai sono quasi dipendente a da cui devo impormi dei giorni di disintossicazione per non impazzire del tutto.
Il primo incontro è avvenuto negli anni '90 a scuola, con un Commodore 64, poi quando diedero un pesante portatile a mio papà ed iniziai a conoscere il primordiale Office. Per la "tesina" di maturità, primo anno con questa sperimentazione (1999), andai da mio cugino, studente d'ingegneria, per battere il testo. L'alternativa era la vecchia Olivetti, non molto professionale. Nel dicembre 1999 comprammo il primo pc, ora ero all'università. Odia profondamente il pc durante la tesi quando, complice la vetustà della macchina ed il tipo di lavoro grafico che stavo facendo, il sistema si piantava ogni 5 minuti. Prima di laurearmi presi parte ad un corso di analisi d'immagine applicata alle petrografia a Basilea e scoprii... il Mac. L'università di Basilea non usava altro, forse perché la Prof.sa del corso era una grafica americana. In una settimana sono riuscita a piantare un computer che non conoscevo solamente 3 volte (comunque un record per un Mac) ed è stato amore! A gennaio 2005 ipotecai i primi due stipendi del dottorato per comprarmi un iBook, che avrei portato tutti i giorni al lavoro, non essendo fornita di un fisso, e che mi avrebbe accompagnato fino a marzo di quest'anno, quando l'ho passato alla mamma (funziona ancora perfettamente, ma non è più aggiornabile e la batteria non tiene la carica, dopo 6 anni!) mentre io mi sono concessa un nuovo MacBookPro approfittano di uno sconto dell'università di Vienna e quindi pagando meno del primo portatile.
Il Mac ha cambiato il mio rapporto con il computer, per cui lavorare o creare (che si trattasse di testi o di musica) si sono trasformati in un rilassante divertimento. Al lavoro ho un pc ed all'inizio ci sono state pesanti tensioni, ora si convive pacificamente ma l'imprecazione ed il moto di nervoso sono sempre dietro l'angolo. Ammetto che la Apple abbia una particolare cura anche per i dettagli estetici, ma non mi piace che abbiano l'esclusiva per il sistema operativo, che così viene a costare prezzi proibitivi. Già, perché quello che piace a me non è tanto il design o quella caterva di prodotti secondari che vanno tanto di moda ora (dall'iPod all'iPhone, passando per l'iPad) bensì la stabilità e la praticità del sistema operativo. Per onor di cronaca, ho provato anche Ubuntu, ancora meglio per gestibilità, ma praticamente incompatibile con molte periferiche, a meno di perderci ore.
Il mio sogno è che il Mac OS X, che ha veramente rivoluzionato il modo di lavorare al computer e che è stato prima malamente scopiazzato da Windows con Vista e poi con maggior successo con 7, sia venduto anche separatamente dai prodotti Apple, cosicché comprando un misero portatile da 400 euro possa scegliere, aggiungendo 100 euro, se installare Windows7 o Lion.
No comments:
Post a Comment