Sunday, May 21, 2017

Leggere a Vienna

Anni fa raccontai qui il mio entusiasmo per il Kindle, che mi permetteva di evitare di caricarmi di tomi per i lunghi viaggi in treno tra Austria ed Italia. Nonostante continui ad apprezzare la versatilità del suddetto dispositivo, da quando sono tornata a Vienna sono nuovamente circondata da libri cartacei. Non si tratta di nostalgia delle sensazioni date dalla carta ingiallita, ma di opportunità. Vienna ama la lettura e non è raro incontrare giovani con libri in mano sulla metro o nei parchi. Per i piccoli spostamenti l'ingombro di un libro è trascurabile rispetto alle più pesanti attrezzature di cui siamo dotati ogni giorno, tra telefoni grandi quanto televisori e caricabatterie più pesanti dei portatili che dovrebbero supportare. Inoltre a Vienna è più facile ed economico procurarsi un tascabile che l'equivalente digitale.

(By Johannes-Jansson. Licensed under CCA)
Come è possibile? A parte le fornitissime biblioteche (la Prunksaal merita una visita solo per la sua bellezza), a Vienna si possono trovare libri anche in posti meno convenzionali, come:
- Biblioteche all'aperto. In parecchi angoli della città si trovano degli scaffali pieni di libri ove chiunque può prenderne e lasciarne. Una volta terminato di leggere qualcosa si può riportare ove era stato preso oppure tenerselo o prestarlo ad un amico.
- Bücherflohmarkt, ossia mercatini del libro usato. Ne organizzano sia le parrocchie sia associazioni laiche varie. I libri vengono venduti al kg o a prezzi irrisori (50 cent al libro), sono donati da volontari ed i magri guadagni servono per finanziare opere di carità o per le necessità della parrocchia o dell'istituto organizzatore.
In entrambi i casi si trovano libri in diverse lingue, non solo in tedesco. Mi sorprende sempre notare come, nonostante difficilmente in banca o negli uffici pubblici l'italiano venga fornito come lingua straniera (invece le lingue slave ed il turco sono molto diffusi), per quanto riguarda la letteratura l'idioma di Dante quasi supera l'inglese. Questa disponibilità di libri mi ha avvicinato alla letteratura austriaca, per comprendere meglio il paese in cui mi trovo, ovviamente in lingua originale.

Naturalmente una fonte inesauribile di libri sono le librerie, ma talvolta gli ostacoli linguistici od economici frenano dal frequentarle. Anche a questo c'è rimedio. Nelle librerie Kuppitsch, tra cui una all'interno del Campus dell'Uni nel vecchio ospedale (altes AKH), si trovano decine e decine di testi a prezzi scontatissimi perché edizioni difettose. Ciò non impedisce la lettura ed anzi salva il libro dal cestino della carta straccia per un trascurabile errore di stampa. Quasi tutte le librerie cittadine hanno sezioni in varie lingue, ma la libreria Hartliebs in Porzellangasse si è specializzata nella letteratura italiana (e francese) e periodicamente organizza incontri con l'autore. Da segnalare anche il club di lettura dell'Istituto di cultura, che non diffonde libri ma è un ottimo invito alla conoscenza della letteratura contemporanea e non nella nostra lingua. In conclusione, non ci sono scuse per dire di no ad un libro, specialmente in questa città. Buona lettura!

2 comments:

  1. Prima di lasciare Vienna ho messo in una delle librerie all'aperto parecchi libri in italiano che non volevo buttare né riportare a casa. Chissà che strade hanno preso.

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    1. È bello pensare che poi abbiano una loro vita. Sarebbe carino se ogni lettore lasciasse una frase su se stesso. Alla fine ne verrebbe fuori un altro testo fatto solo di testimonianze.

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