I giorno: domenica 27 giugno
Eccomi nuovamente a Berlino! Stavolta, però, essendo arrivata piuttosto tardi, quasi non mi sono resa conto di essere in Germania... tranne per le migliaia di bandiere tedesche in giro dopo la vittoria della squadra di calcio nazionale contro l'Inghilterra agli ottavi del mondiale.
Partendo dall'inizio di questa intensa giornata, il primo impegno è stata una messa che direi mediocre nella Votivkirche, ove il Kantor locale ha proposto una sua cantata in stile barocco per voci femminili, solista (lui, recitativi) ed organo. La cantata non era poi male e l'unica cosa criticabile è l'idea di scrivere oggi qualcosa in uno stile passato che non sia per esercizio. La tristezza della messa è stata data dal prete frettoloso, dalle poche persone presenti, soprattutto anziani, che non cantavano, dal coro femminile che contava solamente 8-9 signore avanti con gli anni con qualche problema d'intonazione, etc. etc. Se devo dire la verità, finora, l'unica messa che mi sia piaciuta veramente, che non fosse né disertata né spettacolarizzata (come a Santo Stefano) è stata quella dell'Annakirche. Dopo la messa mi sono trovata in centro con un paio di amici. Una era la collega milanese che volevo salutare prima della mia partenza e dopo la sua influenza. L'altro era Stefano Torchio, che alla sera partiva col treno per tornare in Italia.
Sono andata in aeroporto verso sera ed il volo programmato per le 19.50 ha accumulato un po' di ritardo. Sono giunta a Berlino alle 21.15 e la consegna dei bagagli è stata stranamente eterna, altrettanto lungo poi il viaggio col bus e col tram (i trasporti a Berlino sono efficienti ma per fare 10 km ci vuole 1 h). L'albergo prenotato dista casualmente poche centinaia di metri dalla pensione dove sono stata l'altra volta. Col buio non so se questo albergo ci guadagni o ci perda, comunque la signora alla reception è stata gentilissima nonostante fossero le 22.45, la stanza è grande è discretamente pulita, con il bagno in camera, la tv ed un letto matrimoniale. Per quel poco che pago è quasi lusso! Il posto è tranquillo, al I piano c'è una sala da biliardo (bisca clandestina???) ma sono al III e non si sente rumore (tranne i festeggiamenti per la vittoria della Germania). Effettivamente un ascensore ed una rinnovata alle scale ed ai locali non starebbe male, ma i mobili sono nuovi ed incredibilmente per Berlino... fa caldo!!!
Vado a dormire che domani mi aspetta una levataccia ed una dura giornata di lavoro a segare rocce!
Partendo dall'inizio di questa intensa giornata, il primo impegno è stata una messa che direi mediocre nella Votivkirche, ove il Kantor locale ha proposto una sua cantata in stile barocco per voci femminili, solista (lui, recitativi) ed organo. La cantata non era poi male e l'unica cosa criticabile è l'idea di scrivere oggi qualcosa in uno stile passato che non sia per esercizio. La tristezza della messa è stata data dal prete frettoloso, dalle poche persone presenti, soprattutto anziani, che non cantavano, dal coro femminile che contava solamente 8-9 signore avanti con gli anni con qualche problema d'intonazione, etc. etc. Se devo dire la verità, finora, l'unica messa che mi sia piaciuta veramente, che non fosse né disertata né spettacolarizzata (come a Santo Stefano) è stata quella dell'Annakirche. Dopo la messa mi sono trovata in centro con un paio di amici. Una era la collega milanese che volevo salutare prima della mia partenza e dopo la sua influenza. L'altro era Stefano Torchio, che alla sera partiva col treno per tornare in Italia.
Sono andata in aeroporto verso sera ed il volo programmato per le 19.50 ha accumulato un po' di ritardo. Sono giunta a Berlino alle 21.15 e la consegna dei bagagli è stata stranamente eterna, altrettanto lungo poi il viaggio col bus e col tram (i trasporti a Berlino sono efficienti ma per fare 10 km ci vuole 1 h). L'albergo prenotato dista casualmente poche centinaia di metri dalla pensione dove sono stata l'altra volta. Col buio non so se questo albergo ci guadagni o ci perda, comunque la signora alla reception è stata gentilissima nonostante fossero le 22.45, la stanza è grande è discretamente pulita, con il bagno in camera, la tv ed un letto matrimoniale. Per quel poco che pago è quasi lusso! Il posto è tranquillo, al I piano c'è una sala da biliardo (bisca clandestina???) ma sono al III e non si sente rumore (tranne i festeggiamenti per la vittoria della Germania). Effettivamente un ascensore ed una rinnovata alle scale ed ai locali non starebbe male, ma i mobili sono nuovi ed incredibilmente per Berlino... fa caldo!!!
Vado a dormire che domani mi aspetta una levataccia ed una dura giornata di lavoro a segare rocce!
II giorno: lunedì 28 giugno
Primo vero giorno a Berlino. Caldo estivo che mancava pure a Vienna, con punte di 35°C, ma all'ombra c'è sempre un filo d'aria. Nonostante la colazione venga abitualmente servita dalle 8, c'era una gentile ragazza che aveva preparato il buffet per le 7, così ho avuto l'imbarazzo della scelta ed il pane caldo di forno. Finalmente hanno terminato i lavori alla linea del tram che mi serviva, così senza cambi arrivo direttamente al Museo in ca. 20'.
Alle 8 ero al Museo e il dottorando con cui lavoro era già lì. Sono rimasta sorpresa per la cordiale accoglienza, decisamente migliore dell'altra volta, non so perché per loro lavoro gratis o perché non c'è il mio capo (nemmeno il loro, veramente). Siamo pure andati a pranzo assieme, con il tecnico, scegliendo io il posto. Ho capito che l'inglese li intimidisce, basta dire due parole di tedesco che diventano gentilissimi, ma parlano troppo velocemente o con espressioni dialettali perché possa capire tutto. "Carissimi, fosse per me parlerei sempre il vostro idioma, ma dovete capire che l'inglese è già una lingua straniera per me ed il tedesco è assai più difficile." Dopo aver controllato i campioni selezionati dalle carote, spiegatomi come funzionano la sega e la sigillatrice, ci siamo messi al lavoro. In circa 6h di lavoro effettivo abbiamo terminato ben 8 scatole, che significa che finiremo il lavoro tra mercoledì e giovedì. Secondo il dottorando avrò il venerdì libero per girare la città... ad averlo previsto avrei prenotato il volo un giorno prima... avrei studiato organo... Comunque vedremo. Per il momento sono contenta di aver salvato le mie dita.
Ovviamente siamo stati interrotti da un signore che doveva fare un foro per l'impianto elettrico (che naturalmente non ha terminato il lavoro, prossimamente verrà l'elettricista e poi tornerà lui per tappare il buco) e soprattutto alle 16 abbiamo terminato la giornata perché il dottorando doveva trovarsi con la fidanzata... Così sono tornata verso la pensione, ho trovato un supermercato ove mi sono comprata qualcosa per cena ed ora sono a scrivere e a bere birra nella mia stanza d'hotel, con un sottofondo di musica disco datata e di grasse risate (barbecue tra amici nel giardino sottostante... speriamo mi facciano dormire)... fa molto Germania d'estate!!! Wow! Non avevo notato, ma dalla mia finestra si vede la torre della tv di Alexanderplatz (da dove non si vede? è talmente alta!!!), oltre ad alcune ex-fabbriche di mattoni rossi e tutto un quartiere di Berlino Est, tappezzato di bandiere tedesche, come anche le auto per strada... quanto può unire un mondiale di calcio ora che la squadra nazionale è una sola!!!
Alle 8 ero al Museo e il dottorando con cui lavoro era già lì. Sono rimasta sorpresa per la cordiale accoglienza, decisamente migliore dell'altra volta, non so perché per loro lavoro gratis o perché non c'è il mio capo (nemmeno il loro, veramente). Siamo pure andati a pranzo assieme, con il tecnico, scegliendo io il posto. Ho capito che l'inglese li intimidisce, basta dire due parole di tedesco che diventano gentilissimi, ma parlano troppo velocemente o con espressioni dialettali perché possa capire tutto. "Carissimi, fosse per me parlerei sempre il vostro idioma, ma dovete capire che l'inglese è già una lingua straniera per me ed il tedesco è assai più difficile." Dopo aver controllato i campioni selezionati dalle carote, spiegatomi come funzionano la sega e la sigillatrice, ci siamo messi al lavoro. In circa 6h di lavoro effettivo abbiamo terminato ben 8 scatole, che significa che finiremo il lavoro tra mercoledì e giovedì. Secondo il dottorando avrò il venerdì libero per girare la città... ad averlo previsto avrei prenotato il volo un giorno prima... avrei studiato organo... Comunque vedremo. Per il momento sono contenta di aver salvato le mie dita.
Ovviamente siamo stati interrotti da un signore che doveva fare un foro per l'impianto elettrico (che naturalmente non ha terminato il lavoro, prossimamente verrà l'elettricista e poi tornerà lui per tappare il buco) e soprattutto alle 16 abbiamo terminato la giornata perché il dottorando doveva trovarsi con la fidanzata... Così sono tornata verso la pensione, ho trovato un supermercato ove mi sono comprata qualcosa per cena ed ora sono a scrivere e a bere birra nella mia stanza d'hotel, con un sottofondo di musica disco datata e di grasse risate (barbecue tra amici nel giardino sottostante... speriamo mi facciano dormire)... fa molto Germania d'estate!!! Wow! Non avevo notato, ma dalla mia finestra si vede la torre della tv di Alexanderplatz (da dove non si vede? è talmente alta!!!), oltre ad alcune ex-fabbriche di mattoni rossi e tutto un quartiere di Berlino Est, tappezzato di bandiere tedesche, come anche le auto per strada... quanto può unire un mondiale di calcio ora che la squadra nazionale è una sola!!!
III giorno: martedì 29 giugno... San Pietro
Un pensiero alla mia parrocchia d'adozione in Italia, dedicata proprio a San Pietro Apostolo. In questi giorni c'è la sagra, l'ultima con questo parroco, con cui ho iniziato (e concluso, per il momento) il servizio liturgico in una chiesa cattolica italiana (forse continuerò a Vienna in una chiesa luterana tedesca). 10 anni di bei ricordi, attriti ed avventure, di cappellani e di suore al microfono, di doni e sintonia.
C.v.d. stanotte non ho dormito molto a causa del barbecue nel giardino sottostante. Alle 23 volevo chiamare la polizia! Cori da stadio e musica a tutto volume. Dopo mezzanotte hanno ridotto l'intensità e mi sono addormentata. Stamattina mi sono resa conto che probabilmente erano i proprietari dell'albergo... speriamo non facciano un party ogni sera!!!
Il lavoro di oggi è finito ancor prima di ieri. Il dottorando, causa incidente domestico, è andato dal dottore in tarda mattinata e non è più tornato. Sono rimasta sola con una studentessa volontaria. Abbiamo tagliato ed impacchettato 3 box, poi incontrando un problema di classificazione ho preferito terminare, rimandando a domani gli ultimi 5 box. Secondo me, lavorando assieme, domani terminiamo il taglio. Giovedì impacchettiamo e prepariamo i campioni per la spedizione e venerdì sono libera di girare la città. Stasera mi trovo con Silvia, una collega patavina, per cena, qui a Prenzlauer Berg.
L'episodio divertente del giorno, a parte l'agenzia viaggi Titanic (e non è ancora fallita??? ma chi viaggerebbe con loro???), è stato che verso le 14.30 arriva il gentile prof. di qui dicendomi che il mio boss viennese attendeva urgentemente una risposta ad una sua e-mail. Da notare che qui posso controllare la posta solo 1 volta al giorno, da un computer del Museo. Controllo la posta e rispondo alla mail. Insomma, di un'escursione programmata almeno 2 mesi fa, solo ora sa chi ci partecipa e chi no. Ci vado anch'io. La cosa è tra 10 gg., quando avevo programmato di trovarmi al Brennero con i miei... pazienza, rimanderò di una settimana.
IV giorno: mercoledì 30 giugno
La cena di ieri sera è stata memorabile. Siamo andate da un turco, credo, ma forse greco... abbiamo mangiato una piza veramente buona ed economica e bevuta doppia birra, perché avevamo ordinato 2 pizze ma non ci siamo capiti e ne ha fatta solo una. Per noi andava bene lo stesso, ma lui ha voluto farsi perdonare (ovviamente senza rimetterci troppo, qui la birra costa meno dell'acqua!).
La giornata lavorativa è terminata alle 14.45 con la chiusura di tutte le operazioni di taglio dei campioni ed è stata "interrotta" solo da un seminario di un dottorando. Tutto questo segare, il rumore, il peso, la tensione ed una bava gelida che si è levata a Berlino mi hanno fatto venire il mal di testa, così sono tornata in albergo per sfruttare la connessione wireless e riposarmi un po'.
La sera mi sono trovata per una cena messicana con Silvia e poi siamo andate ad un concerto alla Filarmonia, ove nel coro cantava il suo prof. Il concerto si è rivelato essere una versione ridotta del Guglielmo Tell di Rossini in forma non scenica e... interamente tradotta in tedesco! Sono rimasta talmente scossa che la cosa merita un post extra. Bella l'emozione di trovarsi in quella strana sala dall'acustica perfetta e che tante volte avevo visto in tv. Con quel grande organo... bisogna tornarci a sentire Richard Strauss, non Rossini! Visto la lunghezza dell'intera opera, abbiamo tagliato la corda all'intervallo tra II e III atto. Il coro di circa 200 persone e l'orchestra altrettanto abbondante sono il coro e l'orchestra della Freie e della Technische Universitaet di Berlino, con qualche evidente imprecisione ma egualmente impressionanti.
V giorno: giovedì 1 luglio
Partenza con calma perché arrivo previsto del dottorando per le 9, così ho fatto colazione mezz'ora più tardi ed ho visto altri ospiti dell'hotel: tutti uomini!!! Dopo essere arrivata al museo ho aspettato ancora fino alle 10 e oltre perché il dottorando è arrivato in bici (abita ad almeno 20 km dal museo), poi si è fatto la doccia, poi colazione (o forse era il pranzo) e poi si è messo a parlare con il tecnico di campioni da preparare, ricerca ed altro. Il lavoro è consistito nel controllare tutti i miei campioni (200 e passa), nel pesarne una parte che posso portare in valigia (circa 7 kg) ed inscatolare il resto (altri 19 kg) e nel controllare i campioni degli altri.
Pomeriggio libero, trascorso mangiando fragole (tentavano troppo con mezzo chilo per 99 cent), lavorando al computer (fortuna che me lo sono portata dietro), sonnecchiando al caldo,... che farò domani? Non ho scritto al tipo di Potsdam x sapere se potevo visitare il GFZ e vista la stagione probabilmente molti saranno in vacanza. Andrò in centro per vedere un paio di negozi, visitare qualcosa che mi sono persa, comprare delle cartoline e poi nel pomeriggio/sera dovrei salutarmi con Silvia. Ad averlo previsto avrei prenotato il volo di ritorno per oggi, risparmiando i soldi dell'hotel e dei pasti e portandomi avanti con il lavoro a Vienna. La solita organizzazione!
Cena super, con falafel im brot (polpette vegetariane turche in una specie di panino con verdure fresche e salse allo yogurt ed erbe) e birra da un altro gentilissimo kebabbaro, con la radio che trasmette sempre musica anni '80, in cui spopolano i Queen e quei gruppi tedeschi che hanno fatto la colonna sonora della mia primissima infanzia in Baviera. Il tutto a €3,50, cenare a Berlino Est con un bel sole non ha prezzo!
VI giorno: venerdì 2 luglio
Giornata libera. Al mattino sono andata ad Alexanderplatz per vedere negozi. Immancabilmente ho comprato qualcosa: un dispositivo bluetooth per il portatile (così mi sono scaricata le foto dal cellulare) ed un mouse con il cavo avvolgibile (comodissimo con il portatile). Ovviamente tutto più economico che da noi. Benedetto Saturn in Germania! C'erano anche Birkenstock a €39 e magliette e camicie a €6-9, ma non avevo intenzione di caricare ulteriormente la valigia, dovendo portare parte dei campioni di roccia. Sperando non mi perdano il bagaglio, altrimenti sono rogne!
Poi sono andata a Potsdamerplatz per tornare alla Filarmonia. Infatti avevo visto che c'era annesso un museo di strumenti musicali. Fantastico! Per €4 ho girato per ore nella storia della musica, con una sezione dedicata all'editoria musicale a Berlino. Compreso nel prezzo l'audioguida a scelta in tedesco o in inglese. Guardaroba con lucchetti per liberarsi dei pesi, bagni e bar nello stesso edificio. Di quasi ogni strumento si poteva sentire un esempio musicale, la dimostrazione dal vivo è solo al sabato. Ovviamente c'erano anche organi... ma uno peggio dell'altro come suono... Ho apprezzato particolarmente la sezione clavicembali, ho finalmente sentito un Silbermann ma non solo. Inoltre mostravano le differenze di produzione del suono tra clavicembali, clavicordi ed altri strumenti a tastiera. Ho visto un clavicordo a pedali ed un pianoforte a due manuali, costruiti tra metà settecento e primi dell'ottocento. Ho visto ed udito i nuovi clavicembali costruiti cercando di copiare il "clavicembalo-Bach", che prende il nome dal fatto che il celebre compositore lo provò e lo lodò proprio qui a Berlino (in realtà, credo fosse a Potsdam).
Serata in hotel, a provare i nuovi dispositivi elettronici acquistati, finendo le scorte di cibo, preparando la valigia, pagando l'albergo e godendomi l'ultima sera (per il momento) a Berlino.
VII giorno: sabato 3 Luglio
Dopo l'ultima (per il momento) notte a Berlino, ho fatto la solita trafila tram+bus per l'aeroporto e tornare a Vienna, che ormai, dotata di permesso di soggiorno, di numero di telefono austriaco e di registrazione all'Anagrafe Italiani Residenti all'Estero, considero "casa". Essendo arrivata con largo anticipo in aeroporto, come sempre, sono impazzita per trovare una buca delle lettere, visto che l'ufficio postale apre alle 9 (orari sempre più da Napoli!) ed ha fatto una costosa ma parca colazione.
Poi sono letteralmente volata a preparare i canti per il culto di domani, la prima volta a Vienna, la prima volta in una chiesa luterana di lingua tedesca in un paese di lingua tedesca, la prima volta con un vescovo, la prima volta dalla cantoria e con un organo mediamente grosso, la prima volta che devo suonare anche le campane della chiesa, etc. etc. Alles Anfang ist schwer... speriamo di sopravvivere all'emozione di tutte queste prime volte!
No comments:
Post a Comment