Sunday, September 5, 2010

Ferie in Baviera

Sono tornata da una settimana e tra pochi giorni riparto e non ho ancora fissato sulla pagina elettronica la mia vacanza in Baviera. La mia prima vera vacanza da immigrata.


Questa vacanza si è svolta nell'arco di una settimana, racchiusa tra due messe suonate in chiese diverse di Vienna. Dopo il servizio religioso ho raggiunto i miei a Monaco di Baviera in treno. Arrivare nell'Hauptbahnhof di Monaco e prendere la metro fino al campeggio a Thalkirchen, aspirando avidamente l'odore di catrame della metro e di bosco e fiume in campeggio, mi sono immediatamente sentita in un ambiente familiare.

Un paio di giorni a Monaco, girando in bici ed in metro, tra negozi, musei e parchi, e gustando i prodotti dell'orto di casa in Italia, che i miei avevano portato appositamente, dai pomodorini ai primi fichi, dai fagiolini all'insalata. Poi ci siamo spostati a Nördlingen, meta di un'escursione con l'università in precedenza. Alle porte (letteralmente parlando) di questa bella cittadina murata c'è un'area di sosta pressoché gratuita per camper. Abbiamo visitato la città, con papà siamo saliti sul campanile, abbiamo fatto quasi l'intero giro delle mura, ho raccontato le scoperte sul cratere d'impatto ed abbiamo goduti anche i prezzi economici (almeno rispetto a Vienna). Come ultima meta, prima del ritorno a Vienna, ci siamo fermati un paio di giorni a Passau. Qui abbiamo rivisto il possente Danubio, l'imponente diga con sistema di chiuse in mattoni rossi costruita negli anni venti, le enormi chiatte che naviga il fiume, lo sperone su cui sorge la città alla confluenza dell'Inn e dell'Ilz nel Danubio, l'artistico municipio, etc. Purtroppo il duomo era in restauro e quando siamo arrivati era chiuso perché era in corso un concerto sul più grande organo del mondo in una chiesa cattolica (il III in assoluto).

Tornare a Vienna è stato meno traumatico con i miei. Avendomi lasciato la bici ho potuto anche godermela qualche giorno, prima dell'arrivo del freddo e dell'autunno. Nonostante gli eventi recenti che mi hanno portato a conoscere e ad incontrare altri immigrati, non solo italiani, ed a visitare altri angoli della città ancora sconosciuti, qui non mi sento felice come in Baviera, ove risiedono tutti i ricordi beati della mia infanzia. 

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