Martedì 21 Agosto
Ormai superata la metà del nostro viaggio, sono stata assalita dall'ansia di quello che mi aspetta al ritorno a Vienna: la ricerca di un'occupazione, la risposta ai revisori, il controllo delle proof,... ok, è durato un momento, come si fa a pensare a cose così lontano nel tempo e nello spazio quando si è immersi in questo non-luogo nel non-tempo? In realtà oggi è stata una giornata di viaggio senza soste significative, a parte il castello di Eilean, famoso per l'uso cinematografico ma da vicino suona incredibilmente falso e ricostruito. I miei sono in Baviera con il gatto, a visitare padrini ed amici, ed io non ho potuto non provare un po' d'invidia. È vero che la Scozia mi sta regalando delle emozioni irripetibili ma è anche vero che i miei compagni di viaggio, pur se involontariamente, mi stanno facendo pesare un po' il fatto di essere il terzo incomodo della situazione. Avendo un programma itinerante non abbiamo avuto modo né di farci raggiungere da vecchie conoscenze né di espandere quelle nuove, quindi mi sento un po' sola. Pazienza, meglio consolarsi con una magnifica (e giustamente cara) cena di pesce, innaffiata da abbondante birra locale, con il profumo del porto e della pioggia di contorno.
Mercoledì 22 Agosto
Ieri sera siamo approdati sull'isola di Skye sotto un vero e proprio diluvio, stamattina il tempo promette un miglioramento, per cui abbiamo deciso di circum-guidarla per intero. La cosa che più colpisce dopo aver goduto di pinnacoli basaltici ed alte scogliere è la scarsità di abitanti. Si spinge lo sguardo per km e km in mezzo ad alte montagne con pendii ripidi, enormi vallate tappezzate di erica, lunghe spiagge nere, ma niente case o paesi in vista, se non piccoli e rari agglomerati. Il meteo è sempre altamente variabile, come abbiamo ormai capito essere tipico della costa atlantica. Ciò ha reso i panorami ancora più incontaminati e selvaggi, nonostante le orde di turisti, molti dei quali italiani o spagnoli, che ci stanno involontariamente accompagnando da qualche giorno.
Giovedì 23 Agosto
Non avevo idea che parte di Harry Potter fosse stato girato anche in Scozia. Ci siamo infangati e congelati solamente per veder passare una littorina (noi aspettavamo un treno a vapore, veramente) su un viadotto storico. Bisogna ammettere che comunque il panorama sul fiordo, come anche la vecchia stazioncina ed il treno a vapore (qui sì l'abbiamo visto), meritavano. Proseguendo per la nostra strada siamo incappati nella Neptune's Staircase, una serie di chiuse storiche, ove abbiamo avuto la fortuna di assistere al passaggio di uno yacht. Nel pomeriggio volevamo raggiungere la cima del Ben Nevis, la più alta montagna del Regno Unito, ma il poco tempo e le avverse condizioni meteorologiche ce l'hanno sconsigliato, per cui ci siamo consolati con l'ennesima cena a base di pesce ad Oban, cittadina portuale su cui un simpatico signore al centro turistico del Ben Nevis ci aveva dato parecchi suggerimenti.
Venerdì 24 Agosto
Un giorno intero con Mendelssohn nella testa: tour delle 3 isole, Mull, Iona e Staffa, appartenenti alle Ebridi Interne. Dai panorami della "Scozzese" tra le montagne di Mull, alla mitica Grotta di Fingal su Staffa, entusiasmante anche per i non geologi. Il tour prevedeva traghetto da Oban a Craignure, sull'isola di Mull, trasferimento in pullman a Fionnphort con simpatico autista-guida che ci ha intrattenuto sulla storia ed il paesaggio dell'isola, giro in barchetta (e che il mare era tranquillo, non vi dico che montagne russe!) fino a Staffa con scalata a piedi sul basalto colonnare (sentiero attrezzato), visita a Iona, ritorno a Craignure in autobus con lo stesso loquace autista e traghetto di nuovo fino ad Oban. A coronamento della giornata, l'ennesimo magnifico arcobaleno ed una cartata di fish&chips da gustare sul molo guardando il tramonto.
Sabato 25 Agosto
L'approssimarsi della fine della nostra vacanza inizia a farsi sentire sotto forma di serpeggiante pigrizia, favorita dalla pioggia. Dopo una mattinata di acquisti e di degustazioni in distilleria e cioccolateria, abbiamo un po' frettolosamente girato Inveraray (delizioso paesino con castello) ed il Loch Lomond, dirigendoci verso Glasgow. La sera abbiamo fatto un giro a piedi per la città con la scusa della cena, trovando un centro simile a quello di molte città americane ed una prima periferia triste ed industriale, mentre la gente per strada era la stessa che anima i venerdì sera dei paesi nordici: si passa dai gruppi di signore attempate alle ragazzine seminude su tacchi astronomici e completamente ubriache, dalle coppie di mezza età vestite casual ai giovani all'ultima moda, tutti a bere in pub, disco-pub o simili, in vie buie e sporche, con l'incessante rumore del traffico automobilistico interrotto solo da qualche sirena dei mezzi di soccorso. Come avrà fatto M. a sopravvivere qui per più di un anno, soprattutto dopo quella bomboniera che è Vienna?
Domenica 26 Agosto
Glasgow è proprio la comune città industriale che pensavo, forse anche più grigia, sporca e brutta di quanto mi aspettassi. Si trovano ovunque centri commerciali aperti 7 giorni su 7 e vari palazzi istituzionali pesantemente vittoriani. Pochi passi dalla piazza centrale e ci si ritrova nei bassifondi descritti dai romanzi, dominati dalla povertà. Le strade, in forte pendenza come a San Francisco, non favoriscono certo l'uso della bici, relegata alle escursioni lungo il Clyde, per cui tutti si muovono in auto o con il taxi. L'unica linea di metropolitana è soffocante, claustrofobica, sporca ed assolutamente inutile. L'unica zona che si salva è il West End, identico a Kensington a Londra, con case vittoriane tutte uguali, sempre più popolate da stranieri, ed immensi parchi verdi. Per completare il quadro aggiungiamo un "tempo di merda", con 10-15°C, pioggia e vento per tutto l'anno. Ma... forse proprio per le condizioni ambientali così avverse, la gente è simpatica, creativa (vedi Mackintosh) e socievole, per cui alla fine ci si affeziona al posto. Ora ho capito M.
Lunedì 27 Agosto
Ultimo giorno del nostro giro, purtroppo dominato da una incessante pioggia. Il Culzean Castle aveva un parco bellissimo che non siamo riusciti a visitare causa il maltempo. Dopo quasi 300 km da Ovest ad Est, siamo giunti nella zona delle abbazie, riuscendone a visitare soltanto una prima dell'orario di chiusura, quella di Melrose, mentre per Jedburgh e Dryburgh abbiamo dovuto accontentarci dell'esterno. La storia degli edifici religiosi in Scozia è piuttosto tormentata, prima distrutti dalle guerre contro gli Inglesi, poi dal fondamentalismo dei protestanti di John Knox ed infine dall'incuria e dal tempo dopo essere state abbandonate a se stesse. Nessuno si è preso la briga di mantenerle e restaurarle ma mi sembra di capire che qui abbiano proprio il gusto delle rovine, che siano di un castello o di un villaggio. Dopo una lauta cena e la riconsegna dell'auto che fedelmente ci ha portato in giro per quasi 1600 km, inizia la lunga notte in aeroporto su degli scomodi seggiolini di plastica. Fine della vacanza, un po' di malinconia conduce lentamente al sonno.
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