Martedì 8 Giugno era una data fissata da tempo per un evento speciale nella vita mondana di Vienna: il concerto dei Wiener nel parco di Schönbrunn. Si tratta dell'evento opposto al concerto dei Capodanno, anche questo trasmesso in eurovisione in mezza Europa (evidentemente tranne l'Italia, visto che non ne avevo mai sentito parlare prima), ma che, essendo completamente gratuito, raccoglie quasi l'intera cittadinanza nel vasto spazio dei giardini di Maria Teresa.
Mi hanno convinto le due colleghe italiane a prendervi parte e poi si sono uniti al nostro gruppo anche i dottorandi americano, polacca e tedesco, ma in giro per il parco c'erano anche gli altri membri del gruppo ed il collega italiano paleontologo con altri suoi amici. Nelle prime file, sui posti a sedere d'onore (il resto della massa era in piedi o seduta per terra) figuravano rappresentanze dello stato e della nobiltà cittadina (superstite). Sembra che ci fossero circa 100 000 persone...
Il programma prevedeva vari brani di John Williams dalla colonna sonora di Star Wars (ecco le stelle cosa c'entravano!), dal motivo iniziale al tema della principessa Leila, alla marcia imperiale (scelta fatta per attirare i meno appassionati di musica classica ed i più giovani) poi l'immancabile Strauss (Josef, non Johann, comunque sempre della famiglia) con un valzer sull'armonia delle sfere (celesti), in tema il valzer la stella della sera di Joseph Lanner, il coro della luna da "Le allegre comari di Windsor" di Otto Nicolai e Marte dalla raccolta "I Pianeti" di Gustav Holst. In mezzo a tutto questo, unica nota stonata, ma in realtà suonata magnificamente, è stato il concerto per pianoforte di Liszt nr.2 in la maggiore. Il tutto seguito da qualche bis (trascrizione di Liszt di un capriccio di Paganini per il pianista, Sangue Viennese di Strauss per l'orchestra) ed accompagnato da proiezioni luminose che fendevano il cielo di Vienna.
Ahimè, per la maggior parte delle persone, il concerto si è sentito a malapena. Era più un evento mondano che un concerto, almeno nel senso che gli do io... se invece si pensa ai concerti pop cui i giovani sono abituati... questo si colloca a metà. I musicisti hanno cercato di fare dell'umorismo ed ho molto apprezzato che abbiano detto qualcosa anche in inglese, immaginando che il pubblico non fosse formato da soli nativi austriaci, ma si sentiva veramente a fatica. Nonostante i grossi altoparlanti che rendevano il suono finto e "televisivo". Senza contare che l'intera collina dietro al palco, fino alla Gloriette, in cui la maggior parte dei giovani si è imboscata, non era dotata né di altoparlanti, né di maxischermi.
Aspetto positivo? Vedere tanta gente così ordinata! Pochi addetti alla sicurezza sono stati sufficienti per disciplinare l'afflusso ed il deflusso, anche nella metropolitana o negli altri mezzi pubblici, inoltre questa enorme folla mista, dagli adolescenti alle famiglie alle coppie di anziani, che si era portata dietro da mangiare, da bere e da fumare per un reggimento, non ha lasciato una cartina per terra e per i bisogni fisiologici ha usato i gabinetti chimici nonostante l'oscurità e gli ettari di bosco. Davvero lodevole! Una spesa che il governo austriaco (panem et circenses, ma soprattutto quest'ultimi) farà volentieri per premiare una popolazione tanto rispettosa! In Italia sarebbe stato un macello, sarebbero andati avanti settimana o mesi pulendo lo sporco, riparando danni degli immancabili vandali e soprattutto polemizzando sulla gestione economica dell'intera faccenda.
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